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C’è un nuovo cane in città!

Ecco la foto attraverso cui ho scelto il mio nuovo cane …che poi ho chiamato Joyfull

Autunno 2007 – una serie di cambiamenti nella mi vita ed in particolare nelle mia vita lavorativa mi aprono una nuova possibilità: avere un cane!

Ho sempre amato i cani e da anni volevo averne uno!
Quando è morta Dolly ero ancora adolescente, i miei non volevano prenderne un altro cane e io non ero nella condizione di garantire che me ne sarei fatta carico. Poi, quando poi sono “uscita di casa” già lavoravo e stavo fuori casa minimo 12 ore al giorno!

Certo molti, anche in città, hanno cani che stanno in casa da soli quasi tutto il giorno e che vengono portati fuori a metà giornata da un dog sitter (reale o improvvisato che sia!) .

Ma la mia personale idea di “avere un cane” comprende il poterlo gestire io per almeno l’80% del tempo affidandone la cura a qualcun’altro solo in caso di necessità.

Per me avere un cane significa portarlo fuori più volte al giorno, starci insieme, giocarci insieme, portarlo al parco …e non solo la domenica!

Autunno 2007 – ho cambiato lavoro,  orari, ritmi di vita …ora posso avere un cane.
Ed arriva Joy!

Joy viene da un canile del Centro-Sud Italia, per l’esattezza da uno di quei canili nella zona di Frosinone a rischio di venir messo sotto sequestro.
Ho scelto Joy su un sito, guardando le foto e fidandomi delle descrizioni messe dai volontari (e di questa ideona ne parlerò un bel po’ in questo blog!!!).
E dopo qualche mail e qualche telefonata, l’ultimo sabato d’ottobre arriva Joy.

Arriva in una di quelle macchine monovolume-multispazio, insieme ad altri 12/14 cuccioli uggiolanti, dopo un viaggio di quasi 15 ore, durante il quale non ha mai voluto bere.

Al rendez-vous la volontaria consegna uno a uno i vari cuccioli scodinzolosi ai nuovi padroni e quando arriva il nostro turno per tirar fuori Joy dal trasportino abbiamo dovuto metterci in tre!

Joy è ben più grande (sia come età che come dimensioni!) di quanto mi aspettassi, puzza in una maniera indescrivibile e sembra quasi paralizzata tanto ha paura.

Nei miei anni “senza cane” ho sempre e comunque avuto cani intorno, che ho sempre saputo gestire e con cui ho sempre avuto ottimi rapporti.
Così anche se un po’ sconfortata da questo esserino piuttosto diverso da come me l’aspettavo, grazie anche all’aiuto dell’amica che mi ha accompagnato al rendez-vous, mi metto sul sedile dietro con il cane quasi in braccio e comincio ad accarezzarlo ed a cercare di farlo bere  …sono le mie prime tre mosse e due di queste sono già sbagliate, ma io lo scoprirò molto più avanti!

…[segue]